'O paese d'o sole ...

'O paese d'o sole ...
"" Chist'è 'o paese d''o sole, chist'è 'o paese d''o mare, chist'è 'o paese addò tutt' 'e pparole, sò doce o sò amare, sò sempe parole d'ammore ... "" - (Cliccate sull'immagine per ascoltare questa meravigliosa canzone, interpretata dallo straordinario Bruno Venturini).

sabato 27 aprile 2013

Piazza della Borsa ovvero Piazza Giovanni Bovio.

Piazza della Borsa ovvero Piazza Giovanni Bovio.
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L'immagine del Monastero di Santa Chiara in Napoli che a me piace di più è quella riprodotta nella foto che correda questo post, ma nel link che qui segue ne potrete vedere quante ne volete, anche di più belle e suggestive di quella che piace a me:

https://www.google.it/search?hl=it&site=imghp&tbm=isch&source=hp&biw=1243&bih=468&q=piazza+borsa&oq=piazza+borsa&gs_l=img.12...21280.28660.0.31112.12.12.0.0.0.0.0.0..0.0...0.0...1ac.1.12.img.PXdMZO8oBy0
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Il palazzo della Borsa (il primo che si vede a sinistra nella foto, è del 1895, da un progetto di Alfonso Guerra e Luigi Ferrara) – oggi sede della Camera di Commercio di Napoli – ed è preceduto dalla scalinata, con ai lati i leoni di bronzo di Luigi De Luca.

Nasce dai lavori del Risanamento, nella nuova piazza Giovanni Bovio (1841-1903, filosofo e politico che ha abitato a lungo in queste mura) ed è realizzata nell’area delle piazzette del Mercato di Porto.
Qui, nel 1898, viene trasferita la fontana del Nettuno, di recente riportata nella collocazione seicentesca in via Medina (vedi San Giuseppe), in conseguenza dei lavori della linea 1 della metropolitana cittadina.

Inglobata nel palazzo ottocentesco, è la cappella di Sant’Aspreno (intorno al VIII secolo d.C.), che è una delle poche testimonianze di architettura bizantina in città, ricordata anche come Sant’Aspreno al Porto o ai Tintori, dimora, secondo la tradizione, del santo e primo vescovo di Napoli, trasformata già nei restauri del Seicento: dell’impianto originario resta il sacello, l’ipogeo che custodisce un altare dell’VIII secolo d.C.; nella sistemazione ottocentesca vengono riutilizzati, nell’ingresso a forcipe, capitelli del chiostro del monastero di San Pietro ad Aram, abbattuto per i lavori del Rettifilo.
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(Tratto da: http://www.napoliperquartiere.it/palazzo-della-borsa-2/ )

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